mercoledì 12 gennaio 2011


Autore Jack Black " Non c'è scampo" ( titolo originale "You can't win") ed. ALET 2003


Libro, ( prima edizione del 1926) credo quasi sconosciuto ai più, ma cult book della  beat generation, W. Burroughs, che ne scrive la recensione nel 1988 e che ne memorizzò intere parti citandolo varie volte nei suoi lavori letterari, lo considera un pezzo di memoria storica, la descrizione di un microcosmo che vive ai margini della società americana, la storia di personaggi borderline che si muovono senza biglietto sui treni merci, si radunano nei boschi, e hanno uno stile di vita ( le vicende si svolgono a cavallo tra 1800 e il 1900) destinato a scomparire,  che ha delle regole d'onore e comportamentali non scritte ma, per lo più, rispettate e con una loro dignità.


L'autore, anche protagonista,( il libro è autobiografico), è un "fuori legge", vive di furti e di questa vita ne paga le conseguenze fino al carcere, luogo di approdo quasi inevitabile, le cui crudeltà ed asprezze lo rimetteranno sulla "retta via", ma con un bagaglio umano particolare di conoscenza e consapevolezza.
Jack Black svolge la sua vita in modo cosciente, e una delle cose interessanti del libro è proprio la possibilità che da al lettore di entrare nella mente del protagonista, di conoscerne i meccanismi mentali che prima lo inducono a percorrere una strada di vita al di fuori e contro la società e che poi lo portano al suo reinserimento in essa. Un libro che dissotterra dal disconoscimento della storia ufficiale un modo di vivere che pure ha caratterizzato un momento storico e sociale di una nazione.


Lo stile è semplice, scevro da compiacimento, da vittimismo, da esaltazione, è semplicemente schietto e realistico.
Uno squarcio nel separè che divide la vita "normale" da quella sotterranea e che fa emergere dal buio esistenze che comunque avevano consapevolezza del loro vivere, una loro dignità, ed anche una, seppur diversa, moralità.

2 commenti:

  1. Ecco, lo sapevo! Tu crei un blog, io ti incoraggio pure e poi metti in tentazione me, e a rischio di anoressia il mio già magro portafoglio e la stabilità della mia libreria (lei per sovrappeso, invece) con questa bella recensione. Adesso mi toccherà comprare anche questo libro...
    Comunque tu continua così, che vai forte... Per fortuna ci sono anche le biblioteche...

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  2. @ milvia :-) sempre stata d'accordo con il caro vecchio Oscar...Wilde...in merito alle tentazioni..ciaooo

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